I Volti Nuovi del Gruppo 2018, Umberto Orsini: “Mi sono appassionato vedendo mio zio Tafi in tv”
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei Volti Nuovi del Gruppo. Con questa rubrica cercheremo di scoprire e presentare i neoprofessionisti italiani. Quest’oggi facciamo la conoscenza di Umberto Orsini, passato professionista con la Bardiani – CSF. Classe 1994, il corridore toscano passa professionista con il GreenTeam con il quale ha corso come stagista nella seconda parte della scorsa stagione, dopo aver ottenuto due vittorie nei primi mesi del 2017.
Come ti sei avvicinato al mondo del ciclismo?
Quando ero piccolo tramite mio zio che era professionista (Andrea Tafi ndr). Ho seguito le sue orme e vedendolo in tv mi sono appassionato a questo sport.
Forse era proprio Tafi il tuo idolo quando seguivi il ciclismo da piccolo?
Sicuramente. È stato un vero modello da seguire per me. Correva sempre all’attacco ed è stato molto importante per la mia crescita. Da quando ero piccolo fino ad oggi ho seguito le sue orme ed ora spero di poter far bene anche grazie ai suoi cosigli. Siamo due corridori con caratteristiche diverse, ma l’indole è sempre quella di attaccare.
Per chi non ti conosce che tipo di corridore sei?
Sono un passista scalatore.
L’anno scorso hai centrato due vittorie. A quale delle due sei particolarmente legato?
Probabilmente la seconda alla Coppa Varignana perché ho dedicato quella vittoria a Linas Rumsas che correva con me da tanto tempo. È stata una vittoria molto bella che mi è rimasta nel cuore.
C’è invece qualche corsa in cui hai dei rimpianti?
Sono tante (ride ndr). Però realmente non c’è una corsa in particolare, succede spesso magari di non riuscire a vincere, ma l’obiettivo è sempre quello di migliorare e capire gli errori.
Te hai già corso con la Bardiani – CSF come stagista nella seconda parte del 2017. Quali sono le differenze principali che hai trovato rispetto ai dilettanti?
Per prima cosa il chilometraggio visto che le corse sono più lunghe e quindi più difficili. Inoltre il ritmo nel finale è molto elevato e si va veramente forte.
Ti sei posto degli obiettivi personali per questa stagione?
Per questo primo anno non mi sono posto grandi obiettivi. Voglio semplicemente crescere il più possibile e seguire i consigli dei miei direttori sportivi, del preparatore e dei miei compagni.
C’è una corsa a cui vorresti partecipare in maniera particolare quest’anno?
Direi Il Lombardia. Spero di arrivare a fine stagione in buona convocazione e di ottenere una convocazione. Un giorno spero di vincerla se proprio devo sognare perché anche solo vedendola è una corsa spettacolare e bellissima.
Saresti felice del tuo 2018…
Se riuscissi a far del mio meglio per la squadra ed i miei compagni.
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